13/04/2008
Pagina 1 di 1
Programmi, le idee in fotocopia
SPILIMBERGO In sintesi i temi dei tre sfidanti alla carica di sindaco. Ecco le loro "ricette" anti- problemi
Programmi, le idee in fotocopia
Forti differenze tra i candidati solo sui progetti a lungo respiro, come scuola, ferrovia e mosaico
Spilimbergo
La parola è alle urne. Da stamane e fino alle 15 di domani gli elettori spilimberghesi diranno la loro sui candidati e sui programmi che sono stati presentati nelle scorse settimane, in un tripudio di incontri pubblici, confronti e dibattiti (ma nessun vero comizio: non vanno più di moda).
Mai come quest'anno la corsa a Palazzo di Sopra si annuncia avvincente, con rischio coronarico per i diretti interessati. Eredi di una sequenza storico-politica piuttosto monotona, dove fino al '90 ha sempre stravinto lo scudo crociato e dal '92 in poi ha sempre dominato il guerriero guelfo, ora Spilimbergo si scopre più variegata e riflessiva. Merito del valore anche dei tre candidati sindaci, ma anche e purtroppo merito della difficile situazione economica e sociale in cui versa oggi la comunità. Insomma la gente sente di aver bisogno di soluzioni serie a problemi seri e si presenta al voto con più attenzione. Ma quali sono le ricette che propongono i tre concorrenti? Dalla lettura dei programmi e dai dibattiti pubblici, emerge un elemento piuttosto curioso: per più di tre quarti i loro argomenti sono gli stessi. Questa campagna elettorale è caratterizzata da una grande sensibilità (verbale; i fatti parleranno dopo) nei confronti delle frazioni, degli anziani, delle famiglie, della sanità, del mondo produttivo, dell'ambiente. E di conseguenza le soluzioni prospettate spesso sono simili. Così tutti propongono piste ciclabili per collegare il centro con la periferia; tutti sono per il potenziamento dell'ospedale e dei servizi sul territorio; tutti dicono no alle casse di espansione; tutti promettono di rivedere la natura e l'operato del Consorzio di sviluppo industriale, per stimolare l'arrivo di nuovi imprenditori. Un tema su cui esisteva una certa differenza era invece la destinazione futura della stazione delle corriere, ma i fatti sono stati più veloci dei programmi: la Federservizi ha prorogato di un anno la concessione in comodato dell'ex ferrovia al Comune, così di fatto annullando il problema di dove trasferire la nuova sede. Ma dove emerge la diversità è su alcuni temi di grande respiro, temi che interessano il futuro della comunità.
Elzio Fede punta molto sugli aspetti educativi e formativi: nella sua visione la cura delle scuole ha un ruolo molto importante, con un miglioramento dei servizi (nuova mensa, nuova palestra, area verde e spazi sportivi) per far crescere meglio le generazioni future. Renzo Francesconi invece guarda al mondo della produzione e propone la costituzione di una consulta degli imprenditori che riprenda per mano lo sviluppo economico del territorio, eventualmente anche con il ripristino del servizio merci della linea ferroviaria dimessa. Luciano Rebulla, da parte sua, insiste sulla trasparenza: partecipazione dei cittadini alle scelte amministrative attraverso le consulte delle frazioni, distribuzione trasparente dei contributi alle associazioni e così via (il Comune deve diventare una casa di vetro è il suo slogan).
Claudio Romanzin
Programmi, le idee in fotocopia
Forti differenze tra i candidati solo sui progetti a lungo respiro, come scuola, ferrovia e mosaico
Spilimbergo
La parola è alle urne. Da stamane e fino alle 15 di domani gli elettori spilimberghesi diranno la loro sui candidati e sui programmi che sono stati presentati nelle scorse settimane, in un tripudio di incontri pubblici, confronti e dibattiti (ma nessun vero comizio: non vanno più di moda).
Mai come quest'anno la corsa a Palazzo di Sopra si annuncia avvincente, con rischio coronarico per i diretti interessati. Eredi di una sequenza storico-politica piuttosto monotona, dove fino al '90 ha sempre stravinto lo scudo crociato e dal '92 in poi ha sempre dominato il guerriero guelfo, ora Spilimbergo si scopre più variegata e riflessiva. Merito del valore anche dei tre candidati sindaci, ma anche e purtroppo merito della difficile situazione economica e sociale in cui versa oggi la comunità. Insomma la gente sente di aver bisogno di soluzioni serie a problemi seri e si presenta al voto con più attenzione. Ma quali sono le ricette che propongono i tre concorrenti? Dalla lettura dei programmi e dai dibattiti pubblici, emerge un elemento piuttosto curioso: per più di tre quarti i loro argomenti sono gli stessi. Questa campagna elettorale è caratterizzata da una grande sensibilità (verbale; i fatti parleranno dopo) nei confronti delle frazioni, degli anziani, delle famiglie, della sanità, del mondo produttivo, dell'ambiente. E di conseguenza le soluzioni prospettate spesso sono simili. Così tutti propongono piste ciclabili per collegare il centro con la periferia; tutti sono per il potenziamento dell'ospedale e dei servizi sul territorio; tutti dicono no alle casse di espansione; tutti promettono di rivedere la natura e l'operato del Consorzio di sviluppo industriale, per stimolare l'arrivo di nuovi imprenditori. Un tema su cui esisteva una certa differenza era invece la destinazione futura della stazione delle corriere, ma i fatti sono stati più veloci dei programmi: la Federservizi ha prorogato di un anno la concessione in comodato dell'ex ferrovia al Comune, così di fatto annullando il problema di dove trasferire la nuova sede. Ma dove emerge la diversità è su alcuni temi di grande respiro, temi che interessano il futuro della comunità.
Elzio Fede punta molto sugli aspetti educativi e formativi: nella sua visione la cura delle scuole ha un ruolo molto importante, con un miglioramento dei servizi (nuova mensa, nuova palestra, area verde e spazi sportivi) per far crescere meglio le generazioni future. Renzo Francesconi invece guarda al mondo della produzione e propone la costituzione di una consulta degli imprenditori che riprenda per mano lo sviluppo economico del territorio, eventualmente anche con il ripristino del servizio merci della linea ferroviaria dimessa. Luciano Rebulla, da parte sua, insiste sulla trasparenza: partecipazione dei cittadini alle scelte amministrative attraverso le consulte delle frazioni, distribuzione trasparente dei contributi alle associazioni e così via (il Comune deve diventare una casa di vetro è il suo slogan).
Claudio Romanzin
diego- Numero di messaggi : 528
Età : 41
Data d'iscrizione : 05.05.08
Pagina 1 di 1
Permessi in questa sezione del forum:
Non puoi rispondere agli argomenti in questo forum.
|
|
Mar 13 Apr 2010 - 11:09 Da jennifer254
» Aggiornamento: marzo 2009
Sab 7 Mar 2009 - 22:25 Da diego
» Diritti d'autore
Dom 1 Mar 2009 - 2:16 Da diego
» Chiudiamo la relazione?
Mer 10 Dic 2008 - 0:51 Da Elisa
» UNA SITUAZIONE RIDICOLMENTE IN STALLO
Mer 12 Nov 2008 - 15:55 Da Elisa
» PROSSIMO INCONTRO
Dom 9 Nov 2008 - 23:17 Da karen
» Borsa di studio per corso di restauro a Ischia
Ven 7 Nov 2008 - 14:37 Da andrea90.t
» L'estate è finita
Mer 24 Set 2008 - 10:46 Da Elisa
» 02/09/2008
Sab 13 Set 2008 - 22:05 Da diego
» 01/09/2008
Mar 2 Set 2008 - 2:44 Da diego